Teatro del Rimbalzo via Alessandro III, 30 - 15100 Alessandria
Tel/Fax 0131 44.36.45 Cell. 348 2240078 www.teatrodelrimbalzo.it – e mail: info@teatrodelrimbalzo
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vincitore eti stregagatto 2004 - miglior spettacolo per i giovani, migliore attrice
Valenza
venerdi 28 novembre ore 10
Teatro Sociale
Spettacolo di narrazione in ambiente multimediale
(digital story telling)
di e con Ombretta Zaglio
autore: Ombretta Zaglio
Regia: Ombretta Zaglio e Irina Favaro
Elaborazione immagini, animazioni e sviluppo multimediale:
Simone Galiano, Claudio Pasero
Ricerca storica e iconografica: Ombretta Zaglio
Foto di scena:Enzo Bruno
Fonti:
storia di fine '800 (nascita industrializzazione, emigrazione, emancipazione femminile, movimento operaio), biografie, interviste, letteratura sul cappello, moda, alpinismo
La memoria: fabbrica e lavoro
Presentazione:
La storia passa attraverso il ricordo di ciò che si vede o che si è visto, una fotografia (operai davanti all fabbrica), un manifesto (in mezzo al mare che a Buenos Aires ricorda l'Italia), un oggetto (il cappello), un articolo di giornale, un libro che nasce (in quel periodo), un intervista (la sirena) , un certificato (di nascita e di morte), ,un grafico ( delle vendite), un operaio (che ha lavorato lì), la famiglia (che ne tramanda il ricordo), lo studioso (che analizza i fenomeni) tutti dati di una ricerca che sono stati raccolti per "comunicare" un lavoro teatrale.
Lo spettacolo è una puntuale ricostruzione storica della nascita e dell'evoluzione della fabbrica, a partire dalla vicenda umana e dalla passione del suo fondatore, Giuseppe Borsalino (1834 – 1900) che tanto intensamente si diede da fare per creare attorno alla sua "Borsalino" quella solida fama che perdurerà nel tempo, fondata su un'indiscussa qualità e professionalità.
Lo spettacolo si snoda attraverso un lungo arco di tempo, rievocando episodi e momenti della vita quotidiana dell'800. Si va dal mondo dei cappellai francesi a quello degli emigranti nelle Americhe, dagli indios ai gangsters, fino alla vita quotidiana degli operai e delle operaie della fabbrica e al loro rapporto con i proprietari.
La ricerca teatrale nasce dalla necessità di ripercorrere la memoria di una fabbrica legata ad una famiglia e alla sua città Alessandria e di cui oggi si trovano poche tracce: scomparsi i luoghi, scomparsi i macchinari, diventa difficile ricordare che dire Borsalino significava dire cappello, diventa difficile ricordare come ha cominciato e come è finita.
Lo spettacolo segue le tracce di quella memoria, le ricompone attraverso un lavoro multimediale che, proiettato sullo schermo, permette al narratore di evocare le informazioni e le emozioni di quel periodo. Un lavoro teatrale che alle volte assume forme e linguaggi di un cantastorie d'altri tempi anche se utilizza uno schermo interattivo.