LE TRUNERE, IDENTITA' DEL NOSTRO TERRITORIO
Partecipato convegno ad Alessandria:
l'Assessore Robutti ed il Consigliere Bocchio chiedono un impegno da parte del Comune
"Spesso percorriamo le strade come qualcosa di marginale ed il paesaggio che ci circonda non può che deludere. Da tempo ci siamo immunizzati dalla scoperta dei luoghi con l'abitudine, trasformando a poco a poco gli spazi del paesaggio in visuali sostituibili, svuotate del loro originario valore". E' quanto ha denunciato Chiara Roboni, architetto e grande esperta delle case in terra cruda (le Trunere) ed autrice di numerosi saggi, nella sua ampia e dettagliata relazione intervenendo al Convegno "Identità e territorio: le Trunere e la Fraschetta", tenutosi venerdì 14 marzo u.s. ad Alessandria (Palazzo Cuttica), in occasione della Fiera "Nuova Libraria".
"Innegabilmente, oggi siamo di fronte all'urgenza di riscoprire l'identità del territorio, di rivelare il passato nei tratti più caratteristici, di invertire la rotta e di tornare a valorizzare la ricchezza dei luoghi, nei loro caratteri originari, senza compromessi", ha puntualizzato il Consigliere Comunale Mario Bocchio.
"In Fraschetta, le abitazioni in terra cruda, i muri divisori, i fienili, le cappelle votive, i rettifili delle strade, la tessitura delle colture - ha aggiunto il Consigliere Circoscrizionale della "Fraschetta", Paolo Greco -, sono temi cari all'immaginario collettivo, luoghi di suggestione e ragione delle nostre radici".
Ha presenziato al Convegno anche l'Assessore Comunale Ugo Robutti, che si è soffermato a lungo su questo concetto: "Siamo davanti ad un contratto identitario che parla della storia dell'uomo, una storia antica a cui si accompagna quella delle case in terra cruda; una storia lenta, dove gli itinerari si mescolano, dove le parole si scambiano e dove il ritmo dell'atmosfera è genuino".
Rispondendo alle numerose domande del pubblico, Chiara Roboni ha tenuto a precisare: "Queste architetture infatti, nella loro semplicità oltre ad alludere a una molteplicità di passati, sono simulacri del tempo che scorre, contenitori di senso, quello dell'esistenza, in quanto rispondono per forma e funzione al bisogno più antico dell'uomo: quello dell'abitare. Ma oltre all'irrinunciabile valore architettonico e documentario, queste costruzioni in terra posseggono un fascino intrinseco, un qualcosa di naturale, legato all'identità, forse la quintessenza del paesaggio".
"Tuttavia il tempo che oggi le consuma è un tempo controverso, che pare lontanissimo dal suo passato recente, troppo spesso contraddittorio nelle azioni e sproporzionato rispetto alla misura della tradizione - ha aggiunto il Consigliere Bocchio - Occorre dunque rallentare questo tempo, il tempo vertiginoso della quotidianità moderna, per osservare ed agire cercando di dare significato alle azioni, nuova linfa alle visuali del paesaggio e al costruito antico, perché ecosistema di vasti contenuti, in grado di affascinare con la propria bellezza e per il valore culturale che incarna".
Al termine dei lavori l'Assessore Robutti, il Consigliere Comunale Bocchio ed il Consigliere Circoscrizionale Greco, tutti d'accordo, hanno sollecitato l'Amministrazione Comunale "ad assumere un impegno preciso ed in tempi rapidi per la salvaguardia e la valorizzazione delle Trunere". "Sinora sono state spese tantissime parole, seppur giuste e ampiamente condivisibili - hanno dichiarato - E' venuto il momento di dimostrare se realmente si ha intenzione di percorrere questa strada, attivando il lavoro di individuare quali costruzioni presentino le caratteristiche richieste e, facendo riferimento alla vigente legge regionale, finanziandone il restauro, nel rispetto dei metodi e dei mezzi di costruzione, e con i materiali a suo tempo utilizzati".
Hanno concluso: "Si potrebbe costituire un vero e proprio "percorso museale" che si snodi tra i sobborghi della Fraschetta, proprio per fare conoscere e studiare queste costruzioni, che sono ecocompatibili con caratteristiche particolari anche dal punto di vista dell'isolamento termico e che sono nuovamente diventate motivo di studio presso varie università italiane e straniere".
Bocchio e Greco hanno annunciato l'intenzione di presentare una mozione, rispettivamente in Consiglio Comunale e nel Consiglio Circoscrizionale della "Fraschetta".
Alessandria, 15 marzo 2008
Mario Bocchio
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