OVADA JAZZ - Venerdì 28 marzo - Concerto: Marangolo Tavolazzi Bandini

Venerdì 28 marzo alle ore 21 si chiude la rassegna
OVADA JAZZ - Prima Edizione: I Jazzisti del Conte

Il concerto si terrà presso lo Spazio Sotto l'Ombrello
Scalinata Sligge, 10.OVADA (AL)
(indicazioni stradali nel sito: duesottolombrello.wordpress.com)

ingresso: 12 euro
info: 333.4714506

Il festival si concluderà con il trio di Ares Tavolazzi, Ellade Bandini e Antonio Marangolo, che il giornalista Curzio Maltese ha definito i "senatori a vita" della musica italiana.
Marangolo, che vive a Ovada da un anno e ha organizzato la rassegna, lavora con gli altri due musicisti da trentatrè anni. E' stato solista di spicco e direttore artistico di Paolo Conte dall'82 al '90.
Una volta chiesero a Conte se non desiderasse sentire una voce femminile in orchestra a eseguire i suoi pezzi e questa fu la risposta: "Ho un sassofonista talmente bravo che non ne sento il bisogno".
Di Ellade Bandini si può dire: provate a trovare un disco di qualità negli ultimi trent'anni che non lo veda accompagnare con estrema eleganza qualunque tipo di canzone.
Per citare le sue collaborazioni ci vorrebbe una pagina intera. Per definire il suo drumming coltissimo si può ancora citare Conte, la cui presenza aleggia in questa rassegna, che una volta disse di lui: "E' come avere la propria mamma alla batteria tanto ci si sente sicuri".
Lo stesso discorso vale per Ares Tavolazzi la cui storia e i cui meriti vanno ancora oltre. Dagli "Area" alle collaborazioni con i migliori artisti italiani fino alle attuali meritatissime partecipazioni nei gruppi di Stefano Bollani ed Enrico Rava che lo vedono protagonista della scena jazz italiana.
Insieme i due compongono una delle più efficienti e raffinate sezioni ritmiche in circolazione e ciò che si può gustare maggiormente nel trio del 28 marzo è quel senso di relax, quel trovarsi a occhi chiusi che sono caratteristiche proprie di una lunga esperienza in cui, oltre a quello del jazz, si è navigato nei mari di tutte le musiche e si naviga ancora con lo spirito di chi, per dirla alla Ungaretti, vive con entusiasmo il terzo ventennio della sua esistenza.

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