Lo spettacolo narra l'eterna storia di inganno e gelosia di un comandante talentuoso, che però non si ama abbastanza da resistere alle lusinghe dell'inganno. Andrea Giordana veste i panni del Moro di Venezia, che si lascia traviare dall'inganno, sacrificando il suo amore in nome di un sospetto mortale.
"E' ora, forse, di dare a questa meravigliosa tragedia una sua liceità intimista, una sorta di passaporto per l'inferno dei sentimenti, la straziata sensazione che la diversità regala alle persone che giorno dopo giorno, da ogni angolo della terra, popolano terre a loro sconosciute e si presentano a coloro che dovranno accoglierli e dovranno decidere del loro futuro, Otello ama una donna da cui è riamato, Otello non viene comandato, ma comanda, Otello non crede a tutti questi privilegi che lo investono. Per amare il prossimo egli deve amare se stesso, cosa che non gli riesce appieno e che genera mostri dell'inconscio in cui Iago ha facile accesso, ingenerando nella sua mente, subornata dalla fortuna, la quasi certezza che tutti quelli che lo stimano, lo sopportano e lo odiano, e tutti quelli che lo amano, lo tradiscano. Tragedia di un Io diviso dal desiderio di credere e dalla certezza che chiunque lo apprezzi sia più conquistato dalla sua forza che dal suo cuore. Otello maturo, per una lettura che non ha bisogno né di attualizzazioni né di rispettose ambientazioni d'epoca" (Giancarlo Sepe).
Il regista dichiara di aver cercato per Otello un luogo di azione diverso da quello che noi tutti conosciamo. Un luogo che gli consente di fuggire dalla cruda realtà quotidiana, un qualcosa al di fuori della consueta reggia, che è più simile ad un rifugio dove poter riflettere con maggiore incisività. Immagina Otello come una specie di "Capitano Nemo", isolato dal resto dell'umanità perché si sente tradito dagli uomini che lo hanno deriso e blandito; perché ha sposato, lui nero di carnagione ed anziano di età, una donna molto più giovane nel fiore della sua giovinezza. Tutti vogliono dimostrare che l'amore di Desdemona per Otello non è altro che un errore di gioventù.
Perdere Desdemona sarà dunque per Otello come dare l'addio ad una vita piena di passioni, vita della quale è profondamente innamorato, l'unica via che ti da l'illusione della giovinezza.
In scena con Andrea Giordana ci saranno Luchino Giordana (Iago), Ivana Lotito (Desdemona), Valentina Valsania (Emilia), Andrea Calbucci (Cassio), Barbara Giordano (Bianca), Michele Mietto (Lodovico), Pino Tufillaro (Roderigo). Le scene sono di Almodovar, le musiche di Harmonia Team con la collaborazione di Davide Mastrogiovanni.
Sponsor istituzionale del Teatro Regionale Alessandrino è il Gruppo Amag.
Inizio spettacolo ore 20.45
INFO: TEATRO COMUNALE DI ALESSANDRIA, Viale della Repubblica; tel. biglietteria 0131 234240
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