Il 9 maggio si svolge, promossa dal Ministero dell'Ambiente, la prima edizione della Giornata Nazionale della Bicicletta.
"La bicicletta è sinonimo di salute, semplicità ed entusiasmo, (…) è una filosofia di vita che va oltre il rispetto per il fisico, ma guarda anche al rispetto per l'ambiente che ci circonda."
Anche la città di Alessandria ha aderito con una serie di iniziative, ed è per noi motivo di soddisfazione registrare questi importanti segnali di cambiamento culturale, che prendono atto delle potenzialità della bicicletta, il più veloce ed economico mezzo per spostarsi in città, ma anche il possibile volano per un miglioramento complessivo della qualità della vita urbana.
Sono principi ormai consolidati nei paesi più civili ed avanzati, che finalmente cominciano a diffondersi anche da noi; ed è auspicabile che, sia a livello nazionale che a livello locale, alle parole presto seguano i fatti.
Non basta infatti una domenica di eventi o un invito a "entrare in centro con la bici" per diffonderne l'uso; né serve tracciare alcuni brevi tratti scollegati di corsie ciclabili sui marciapiedi di vie centrali a basso traffico; ben altre sono le priorità che chiediamo vengano affrontate; perché molti sono i ciclisti potenziali, ma tali rimarranno se non si affronterà il problema all'interno di una pianificazione complessiva della mobilità, cercando di mitigare le macroscopiche distorsioni di una città che si è sviluppata esclusivamente in funzione delle automobili. Di una città in cui, per fare un esempio, nessun genitore si può fidare a lasciare andare a scuola il figlio in bicicletta.
Solo realizzando una rete ciclabile con percorsi continui e logici, che permettano di spostarsi con una certa sicurezza tra i diversi quartieri, se ne rende attrattivo l'uso. Auspichiamo quindi che, nel nome dei diritti fondamentali di tutti alla mobilità, alla salute e alla sicurezza, con l'obiettivo di vivere in una città più ricca di spazi accoglienti e salubri, di rispetto, attenzione, e relazioni tra le persone, si intraprendano politiche incisive per la diffusione della bicicletta; e così, fattivamente, - come è scritto sul sito web del ministero - "si diffonda la convinzione che LA BICI MOBILITA L'UOMO!"
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