[ndAle: un autore su BlogAL-Fuoriporta ha pubblicato questo comunicato, con I brividi nel sangue ve lo giro per solidarietà e un pensiero: non si può morire così, NON SI PUO’, e NON SI DEVE]
LA SEZIONE DI GENOVA DELLA LEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE ESPRIME IL SUO PROFONDO CORDOGLIO DOPO L'UCCISIONE DEI VOLONTARI ELVIO FICHERA E PAOLA QUARTINI. LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE CASTELLI: SERVONO NORME PIÙ RESTRITTIVE PER AUTORIZZARE LA CACCIA E PER LA DETENZIONE DI ARMI
La Sezione di Genova della Lega Nazionale per la Difesa del Cane e, in particolare, il suo Nucleo di Guardie Zoofile guidate dal Dott. Pier Luigi Castelli (Via alla Fornace del Garbo 11, Genova Rivarolo; tel. 010 7411585; Internet: www.legadelcanege.com ) esprimono profondo cordoglio e amarezza dopo l’orrenda follia omicida che il 12 Maggio scorso ha fatto sparire in poco più di cinque secondi due guardie zoofile nell’esercizio della loro funzione, i compianti Elvio Fichera, Presidente e Capo Nucleo dell’Associazione Amici degli Animali Abbandonati, e Paola Quartini, Guardia Zoofila e volontaria della L.I.P.U., «due cari amici - scrive il Dott. Pierluigi Castelli in una lettera aperta - con i quali il nostro Nucleo condivideva quotidianamente i servizi, continui corsi di formazione e aggiornamento e la passione per la difesa dei diritti degli animali». «C’è chi di ideali parla e se ne fa sfoggio spesso immeritevole - prosegue Castelli - chi li mette in pratica ogni giorno con fatti silenziosi, come i due amici appena scomparsi e già pronti a sparire anche dalla memoria collettiva. Non staremo certo qui a fare commenti sulla legittimità morale di uno sport retto sulla soppressione di altre specie viventi, chiediamo invece che sia normato in maniera più severa l’accesso alle armi di chi esercita questo diritto di uccidere, magari prevedendo il contenimento obbligatorio di tutte le armi, anche quelle di proprietà, in un poligono appositamente predisposto a cui gli adepti dello sport venatorio debbano accedere solo in concomitanza delle battute di caccia e non altrimenti. Certamente ci sarebbe subito chi potrebbe obiettare che questa decisione comporterebbe una imitazione della libertà, ma allora rimane da chiedersi perché, in questa era di analfabetismo etico globale, il principio della libertà di possesso e detenzione privata delle armi dovrebbe avere una valenza privilegiata rispetto al diritto di sicurezza dei cittadini o a quello dell’incolumità psicofisica delle persone, fino a quello che dovrebbe prevalere su tutti, che è lo stesso diritto di vita. Resta da chiudere con un frase dello stesso Elvio, estrapolata da una lettera inviata al nostro Presidente l’11 Maggio scorso di cui condividiamo i contenuti: “Io trovo negli animali, e per questo li aiuto, valori che non riesco a trovare in molte persone che incontro nella mia missione. I cani e gli animali in genere ci insegnano molto e per capirli e per apprendere bisogna vivere al loro contatto”».
INFORMAZIONI
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Sezione di Genova
Via alla Fornace del Garbo 11, Genova Rivarolo
Tel. 010 7411585
Internet: www.legadelcanege.com
E-mail: castelli.pierluigi(chiocciola)fastwebnet.it
Grazianamoretti(chiocciola)gmail.com