A trent'anni dall'omicidio di Giorgio Ambrosoli, a Casale il ricordo del figlio

Giorgio Ambrosoli, un esempio di impegno civile ancora attualissimo.

Parla il più giovane dei tre figli, Umberto, a trent'anni dall'omicidio del padre.

 

 

"La storia di mio padre è viva e attuale perché ancora oggi molti ci si possono identificare. Il suo esempio insegna che è possibile non vendersi, rimanere liberi, autonomi, indipendenti e fedeli ai propri valori per  riuscire a cambiare ciò che della realtà sociale non ci piace".

Queste le parole toccanti di Umberto Ambrosoli nel ricordo del padre Giorgio venerdì pomeriggio alla Biblioteca del Seminario di Casale Monferrato davanti ad un pubblico quasi totalmente di avvocati.

Il volume "Qualunque cosa succeda", che è stato insignito pochi giorni fa del prestigioso Premio Letterario Terzani, vuole valorizzare la storia di suo padre, approfondita raccogliendo fonti, informazioni, lettere e notizie di ogni genere. Si tratta di un episodio su cui ragionare ancora in quanto nonostante l'Italia sia cambiata nei modi e negli stili del confronto democratico, l'intreccio tra Stato e antistato non sembra essersi dissolto ed è ancora diffusa una mentalità che accetta e pretende l'impunità giuridica.

L'incontro è stato organizzato dalla Scuola Forense Ambrosoli, luogo dove si vogliono trasmettere i valori incarnati dall'uomo che ha perso la vita per servire il nostro Paese.

Nel corso dell'appuntamento sono intervenuti anche l'Avvocato Gianni Conti, Presidente dell'Ordine Avvocati di Casale Monferrato, il professor Roberto Mazzola, Vice Presidente del Cda della Scuola Forense, l'Avvocato Enrico Zani, Presidente dell'Ordine Avvocati di Tortona e Giuseppe Filiberti, Vicesindaco di Casale Monferrato Giuseppe Filiberti che hanno portato rispettivamente i saluti dell'Avvocato Gherardo Caraccio, Presidente del Cda della Scuola Forense e di Giorgio Demezzi, Sindaco di Casale.

Alessandria, 24 Maggio



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