Da venerdì 13 maggio 1 lunedì 16 maggio al CINEMA MACALLE di Castelceriolo (AL) OFFSIDE DI JAFAR PANAHI

Da domani al Cinema Macallè di Castelceriolo (AL):

OFFSIDE DI JAFAR PANAHI

ORARIO SPETTACOLI:
- Venerdì 13-05-11 e Sabato 14-05-11 alle ore 21.30;
- Domenica 15-05-11 alle ore 17.00 e alle ore 21.30;
- Lunedì 16-05-2011 alle ore 22.15.

"OFFSIDE" di Jafar Panahi
Le ragazze che sanno andare contro
Articolo di Fabrizia Centola - Pubblicato martedì 5 aprile 2011
Ci sono film che negli anni assumono valore documentario perché spaccato di
un'epoca, testimonianza di un territorio e rappresentazione di una società;
ci sono anche film che assumono questo valore nello stesso momento in cui
vengono proiettati in sala, perché al di là della finzione di cui si
nutrono, sono lo sguardo su una realtà chiusa e costretta, violata e
nascosta.
In Iran, lo stadio rappresenta uno dei pochissimi luoghi di libertà d'espressione.
La tifoseria è permessa: durante le partite si può urlare e imprecare,
sfogare rabbia e liberare l'energia, quotidianamente repressa. La legge
iraniana però ne vieta l'ingresso alle donne. Offside racconta la storia di
cinque ragazze che si travestono da uomo per assistere alla partita di
qualifica per la Coppa del Mondo, nel 2005.
Jafar Panahi, arrestato nel marzo del 2010 per aver partecipato ai movimenti
di protesta contro Ahmadinejad, è stato condannato a sei anni di reclusione.
La condanna prevede anche l'interdizione per i prossimi vent'anni da
qualsiasi produzione artistica e il divieto di viaggiare e comunicare con il
resto del mondo. Così la sedia a lui riservata per la giuria alla passata
Berlinale è rimasta vuota. Il palloncino bianco, Lo specchio, Il cerchio e
Oro rosso: Cannes, Locarno e Venezia, i suoi film hanno ottenuto i
riconoscimenti del cinema mondiale e nel 2006 l'Orso d'Argento a Berlino,
con Offside che ora trova finalmente luce nelle sale italiane.
Ancora la condizione della donna in Iran, ma questa volta lontano dalla
disperazione de Il Cerchio; non perché le cose siano cambiate, no certo, ma
perché per raccontare la violazione delle libertà di un regime non occorre
ricorrere sempre al dramma. Anche una piccola storia, ambientata durante una
partita di calcio; anche l'azzardo di cinque ragazzine, la sofferenza per
non poter seguire il gioco della nazionale, possono raccontare la realtà dei
diritti violati.
Dai bagarini ai controlli all'ingresso dello stadio; dai bastioni delle
gradinate ai bagni, una commedia dal retrogusto amaro, in cui la macchina da
presa segue il coraggio di giovani fanciulle che abbandonano la costrizione
del velo per vestire i panni dei ragazzi e affrontare da sole il proibito:
sono parole, sguardi e sorrisi ribelli; sono la timidezza, l'astuzia, l'ironia
e la sfrontatezza di cinque giovani appassionate tifose, arrestate e
costrette in un recinto di transenne, vigilate da un gruppo di poliziotti. L'oggetto
del desiderio, la partita, resta insistentemente fuoricampo, per tutta la
durata del film, ma presente per le eco, immaginata per le grida dei tifosi
e descritta da sprazzi di una complice pietà delle guardie che,
paradossalmente, condividono la stessa sorte delle ragazze: quella di
restare fuori.
Sono le sorelle più piccole di Marjane Satrapi (Persepolis); piccole donne
nate e cresciute sotto il regime, che non hanno conosciuto "il prima", ma
che è speranza possano conoscere "il dopo". Una speranza che Jafar Panahi
elabora metaforicamente nel finale, con una grande festa di piazza in cui è
forte l'orgoglio di appartenenza, oltre al buio delle proibizioni, e in cui
anche le ragazze possono trovare una breccia per sottrarsi indisturbate alle
costrizioni di un regime che umilia la libertà d'espressione di donne e
uomini.

Titolo originale: Offside
Nazione: Iran
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 88'
Regia: Jafar Panahi
Sito ufficiale:
Cast: Sima Mobarak Shahi, Safar Samandar, Shayesteh Irani, M. Kheyrabadi,
Ida Sadeghi
Produzione: Jafar Panahi, Khiyabane Fereshteh
Distribuzione: Bolero Film
Data di uscita: Berlino 2006
08 Aprile 2011 (cinema)
Testo tratto dalla rivista online - NonSoloCinema - anno VII n. 13 - © 2011

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