Dialët Lissandrén - dizionario di dialetto Alessandrino-Italiano [ gùrgu -- klak ]

Con calma.. senza alcuna fretta .. andiamo avanti con il dizionario…intanto siamo arrivati alla fine della lettera

G

gùrgu (s.f.) gorgonzola.
gurìgn (agg.). tiglioso, duro, dicesi di carne, di pane ecc. * Ma anche -per estens.- di uomo robusto e poco cedevole.
gùssi (s. f.pl.). gocciole; ciondoli d'orecchino.
gùta (s. f.). goccia.

I

i (art.). I, art, pl., si premette nel dialetto a tutti i nomi maschili incomincianti per consonante, ma si cangia in j' dinannzi a quelli incomincianti per vocale. # i libi = i libri; j'omi =gli uomini.
illuminassión (s. f.). luminaja, grande e straordinaria copia di lumi, in chiesa o in casa, o fuori alle finestre, in segno di speciali onoranze, o di pubblica esultazione religiosa o civile.
imbecìl > ambecìl.
impàc (s. m.). impacco.
impedì (agg.). impedito, non libero. * Femm. impedìa = incinta, gravida.
impiàster (s. m.). impiastro, cataplasma. * Fig. persona seccante.
impléta (s. f. [dal lat. impletus -a -um ?]). incetta, compera di mercanzie per rivenderle.
impruvìz > ampruvìz
in (agg. num.; femm. na). uno.
incàv (s. m.). fiosso, chiamano i calzolai la parte laterale e più stretta, sì del suolo della scarpa presso il tacco, sì della pianta del piede presso al calcagno, specialmetne dal lato interno, dove quella incavatura è maggiore.
infernòt (s. m.). luogo sotterraneo per riporvi le bottiglie.
iòna (s. f.). sbaglio, balordaggine.
inquìsu- inquìzu (s. f.). incudine, grosso arnese di ferro o d'acciaio sul quale col martello si batte il ferro, od altro metallo per lavorarlo.* Fig. duro di comprendonio.
ìss (agg. e pron. dim.). quello # ìss om = quell'uomo. * Al plur. oltre ìssi s'usa dire anche soltanto 'si: #'sì omi= quegli uomini
ist (pron. dim.). questo. * istchichì = questo che è qui; istatrachì = quest'altra quì. * S'usa anche dire 'st'ann = quest'anno; 'sta sira = questa sera.
istà(s. f.). estate.
iütè (v. tr.). aiutare.

K

klak (s. m. [dal franc. claque ]). caloscia, specie di soprascarpa o calzatura che va sopra le scarpe per conservarle asciutte e nette dal fango. Ne è varia la forma e tiene del sandalo e dello zoccolo. Questa parola sarebbe una storpiatura del francese claque.



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