Anche il più bel fiore appassisce, ma a volte resta intenso il suo profumo.
FIORE MIO FIOR
Come la goccia al gelo si fa neve
e cambia veste e muta la sua forma,
anch'io così, in questo tempo greve,
mi guardo indietro e non ritrovo l'orma.
Muta d'innanzi a me m'appar la strada,
vedo soltanto volti sconosciuti,
straniero ciò che vedo e ovunque vada,
si mutano in eterno i miei minuti.
Purpureo fior un giorno in mente avevo,
fiore appassito ormai ho nella mano
e nell'amaro calice ora bevo.
Fiore dal capo chino per l'inverno,
fiore, mio fior sei diventato vano
s'è aperta ormai la porta del mio Inferno
Alessandria, 29 Novembre 2005
El fiò del Bosc e l'anvud du Smoj
http://xoomer.virgilio.it/gianniregalzi/