Dialët Lissandrén - dizionario di dialetto Alessandrino-Italiano [ cupé -- cúzi ]

Con calma.. senza alcuna fretta .. andiamo avanti con il dizionario…

 

C

 

cupé (v. tr.). uccidere, accoppare. * Il rifless. cupèss = suicidarsi. # cùpti! = va' in malora!

cupëtt (s. m.). nuca, occipizio, parte posteriore del collo.

cùpi (s. f. pl.). coppe, il seme dei tarocchi. E, per consuetudine di quel gioco # piè u doi da cupi = andarsene, partire.

curadéla (s.f.) coratella, ovvero cuore, polmoni e milza di piccoli animali da cortile.

curagi (s. m.). coraggio. # curagi, fiói, scapuma! (detto proverbiale a indicare in colui di cui si parla -appunto- assai scarso coraggio) =coraggio, ragazzi, scappiamo!

curàm (s. m.). cuoio.

curéja (s. f.). cinghia, correggia di cuoio.

curénta (s. f.). corrente, correntone, ballo di origine contadina, poi passato alla musica dòtta, ma che in Piemonte è rimasto nella tradizione popolare. Onde spesso vale danza tuot court.

curëza (s. f.). scorreggia, peto, flatulenza di corpo.

cùrgnò (s.m.) prominenza, corgnolo.

cùri (v. intr.). correre.

curidùr1 (s. m.). corridoio.

curidùr2 (s. m.). corridore.

curidùra (s. f.). passatoia. Per il plur. > curidùri seg.

cüriosè (v. intr.). curiosare, spiare, guardare attorno.

cürléira. (s. f.). smagliatura, serie di maglie scappate.

curmaró - culmaró (s. m.). colmo del tetto.

curnàcc (s. m.). cornacchia, uccello abbastanza comune di colore generalmente nero a riflessi cangianti. # nejer 'me 'n curnàcc = nero come un corvo. * Fig. anche nel sign. di colui che porta male o sim. (il corvaccio manzoniano). * Da ultimo, e come una specie di eufemismo, sostituisce a volte il seguente curnón.

curidùri (s. f. pl.). guide, che anche chiamano canali, son due regoli di legno sodo, con solco longitudinale a guisa di canale a fondo piano, sul quale scorre ciascun paio delle ruote semplici del letto. Le guide son poste sul pavimento trasversalmente, l'una da capo, l'altra da pié del letto. Ciascuna guida è divisa in due pezzi: uno è stabile, ed è lungo quanto è lungo il letto; l'altro è mobile per maschiettatura laterale, da poterlo disporre in linea retta col primo, quando il letto s'ha a far iscorrere, ovvero, da ripiegarlo parallelamente sÏ che stia sotto il letto, affinchè non facia ingombro o inciampo.

curnëtti (s. f. pl:). fagiolini, fagiuoli in erba, fagiuoli verdi, chiamansi i baccelli stessi ancora teneri da potersi mangiare insieme con gli interni fagiuoli non perfettamente maturi.

curnón (s. m.). cornuto.

cùrs (s. m.). corso. * Per antonomasia Corso Roma, la via più importante della città; in questo senso anche vasca, e fè la vasca = percorrere il Corso Roma più volte, soffermandosi a osservare le vetrine o a chiaccherare con gli amici che si incontrano.

cùrt (s. f.). cortile, corte nel sign. archit. del termine. # Luisén a l'è'nt la cùrt = Luigino è in cortile.

curté (s. m.). coltello.

curtlà (s. f.). coltellata.

cüssén (s. m.).cuscino, guanciale, specie di tasca, per lo più quadrata, ripiena di lana, di crino o d'altro, cucita dai quattro lati. Nel letto il guanciale ponesi sul capezzale, per adagiarvi la guancia, e tenere il capo più rialzato.Tiene anche sotto il sedere, sotto le ginocchia, sotto i piedi, contro le reni ecc. E per estensione chiamasi guancialino, cuscino, cuscinetto, ogni arnese che abbia la forma del guanciale, benchè serva ad altri usi diversi: guancialino da spilli, d'erbe odorose ecc.

cussiénsa (s. f.). coscienza. # l'è sensa cussiénsa = Ë di animo cattivo, crudele.

cùst (s.m.) costo, prezzo

custümè (v. serv.). solere.

custüpà (p. pass. usato come agg.). costipato, infreddato.

custüpassión (s. f.).costipazione, rafffreddore, influenza.

custüm (s. m.). usanza, pratica. # a l'è custüm... = si usa...

cutlà > curtlà.

cutlëtta (s. f.). cotoletta, bistecca. Costoletta, pezzo piano di carne, aderente ad una parte della costola dell'animale, e arrostito sulla gratella o in padella. Talora la costoletta si fa arrostire involtata in un pezzo di foglio oliato e chiamanla francesemente in papigliotta.

cütùlla (s. f.). fandonia, fiaba.

cüzén (s. m.). cugino.

cüzén-na1 (s. f.). cucina.

cüzén-na2 (s. f.). cugina.

cúzi (v. tr.). cucire. # a dev cúzi is braji = devo cucire quei pantaloni; cúzi 'd surman = cucire a sopraggitto..

 

 

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