Casale Monferrato, 06 giugno 2009
COMUNICATO STAMPA
Esperienze di vita da tutto il mondo a Casale Monferrato
APRE IL “PICCOLO SPAZIO INTERCULTURALE”
Il progetto “Nausicaa” dell’Associazione Serydarth
119 volontari e viaggiatori, provenienti da tutti i continenti, sono passati da Casale Monferrato nell’arco di 3 anni per conoscere ed apprezzare la cultura locale ed offrire qualcosa di loro stessi, in maniera gratuita, creando scambio e condivisione adatti per la crescita personale e dell’ambiente circostante.
Il 12 giugno, aprirà finalmente uno spazio dedicato all’ospitalità e all’intercultura ed il nome sarà semplice: “Piccolo Spazio Interculturale”.
Piccolo, di dimensioni e risorse economiche e soprattutto semplice e sobrio, senza nessuna pretesa di voler…
Spazio, l'elemento dell'universo attraverso il quale ci muoviamo e esistiamo.
Interculturale, che permette, attraverso l’incontro con “altre” culture, di conoscere e rafforzare la propria identità.
L’apertura dello Spazio è legata al progetto “Nausicaa – Ospitalità ed Intercultura a Casale Monferrato” finanziato in parte da Provincia di Alessandria, Assessorato Politiche Giovanili e Cultura e dal Comune di Casale, Assessorato Politiche Giovanili.
Nausicaa è figlia del re dei Feaci Antinoo, a capo di un mitico popolo di antichi navigatori, “molto caro agli dèi” il cui nome occupa un posto di assoluto rilievo nell'Odissea. Lì approdò il naufrago Ulisse, otto anni dopo aver perso i suoi compagni. Nausicaa accolse Ulisse con eleganza e cortesia, regalandogli delle vesti e conducendolo dal padre che gli offrì la a sua cordiale ospitalità e gli permise di fare ritorno alla cara Itaca.
Ospitalità, concetto antico tra i rapporti tra ospitante ed ospite, quando si pensava che gli dei potessero assumere sembianze umane: se il padrone di casa avesse trattato male un ospite dietro le cui vesti si celasse un dio, avrebbe potuto incorrere nella collera divina.
Caso vuole che il Piccolo Spazio Interculturale sorga proprio sui resti del primo Ospedale di Casale, in quello che veniva chiamato Cantone Lago.
I volontari che arriveranno a Casale avranno la possibilità di conoscere la città e la comunità locale, attraverso le iniziative di arte, cultura e volontariato proposte dalle varie associazioni cittadine.
A loro volta potranno offrirsi alla città, contribuendo nel modo in cui vorranno ed esprimere la propria essenza organizzando iniziative che verranno proposte nello Spazio Interculturale o in altri angoli della città.
I volontari che approdano a Casale, a volte in seguito ad un naufragio, altre volte dopo un viaggio in prima classe, sono dei Viaggiatori (per viaggiatore non si intende un turista, né una persona che si sposta solo insieme ad un gruppo di connazionali), persone che marciano in avanti, seguendo una sorta di istinto che è generato dal subconscio e che viene amplificato e riconosciuto come conoscenza di sé.
Il viaggiatore, non è condizionato dal passato, perché essendo in un ambiente nuovo e dinamico, non conosce nessuno che gli ricorda la sua storia. Le sensazioni che darà di sé stesso sono quelle legate al presente, nessuno ha un immagine impressa nell’inconscio di lui bambino, adolescente, o legata a dei fatti e comportamenti particolari.
Allo stesso modo, riconosce nuove persone senza avere un filtro dettato dall’ambiente.
Può in questo modo, nello stato di viaggio, togliersi la maschera che lui e altri gli hanno scolpito sul volto.
Egli guarda avanti perché sa che sta camminando verso qualcosa. La sua libertà lo porta ad accettare ogni forma di cambiamento e ad affrontarli senza alcun timore, perché sa che in ogni momento può ritirarsi e proseguire avanti oppure dire no senza ferire alcuno.
Il 12 giugno, alle ore 18.30 verrà inaugurato il “Piccolo Spazio Interculturale”, in Via Caccia 5 e verrà illustrato il progetto “Nausicaa - Intercultura ed Ospitalità a Casale Monferrato”.
Saranno presenti Jasmin, volontaria Tedesca, Dora degli Stati Uniti, Yener del Costa Rica, e Jarrod dell’Australia.
COMUNICATO STAMPA
Esperienze di vita da tutto il mondo a Casale Monferrato
APRE IL “PICCOLO SPAZIO INTERCULTURALE”
Il progetto “Nausicaa” dell’Associazione Serydarth
119 volontari e viaggiatori, provenienti da tutti i continenti, sono passati da Casale Monferrato nell’arco di 3 anni per conoscere ed apprezzare la cultura locale ed offrire qualcosa di loro stessi, in maniera gratuita, creando scambio e condivisione adatti per la crescita personale e dell’ambiente circostante.
Il 12 giugno, aprirà finalmente uno spazio dedicato all’ospitalità e all’intercultura ed il nome sarà semplice: “Piccolo Spazio Interculturale”.
Piccolo, di dimensioni e risorse economiche e soprattutto semplice e sobrio, senza nessuna pretesa di voler…
Spazio, l'elemento dell'universo attraverso il quale ci muoviamo e esistiamo.
Interculturale, che permette, attraverso l’incontro con “altre” culture, di conoscere e rafforzare la propria identità.
L’apertura dello Spazio è legata al progetto “Nausicaa – Ospitalità ed Intercultura a Casale Monferrato” finanziato in parte da Provincia di Alessandria, Assessorato Politiche Giovanili e Cultura e dal Comune di Casale, Assessorato Politiche Giovanili.
Nausicaa è figlia del re dei Feaci Antinoo, a capo di un mitico popolo di antichi navigatori, “molto caro agli dèi” il cui nome occupa un posto di assoluto rilievo nell'Odissea. Lì approdò il naufrago Ulisse, otto anni dopo aver perso i suoi compagni. Nausicaa accolse Ulisse con eleganza e cortesia, regalandogli delle vesti e conducendolo dal padre che gli offrì la a sua cordiale ospitalità e gli permise di fare ritorno alla cara Itaca.
Ospitalità, concetto antico tra i rapporti tra ospitante ed ospite, quando si pensava che gli dei potessero assumere sembianze umane: se il padrone di casa avesse trattato male un ospite dietro le cui vesti si celasse un dio, avrebbe potuto incorrere nella collera divina.
Caso vuole che il Piccolo Spazio Interculturale sorga proprio sui resti del primo Ospedale di Casale, in quello che veniva chiamato Cantone Lago.
I volontari che arriveranno a Casale avranno la possibilità di conoscere la città e la comunità locale, attraverso le iniziative di arte, cultura e volontariato proposte dalle varie associazioni cittadine.
A loro volta potranno offrirsi alla città, contribuendo nel modo in cui vorranno ed esprimere la propria essenza organizzando iniziative che verranno proposte nello Spazio Interculturale o in altri angoli della città.
I volontari che approdano a Casale, a volte in seguito ad un naufragio, altre volte dopo un viaggio in prima classe, sono dei Viaggiatori (per viaggiatore non si intende un turista, né una persona che si sposta solo insieme ad un gruppo di connazionali), persone che marciano in avanti, seguendo una sorta di istinto che è generato dal subconscio e che viene amplificato e riconosciuto come conoscenza di sé.
Il viaggiatore, non è condizionato dal passato, perché essendo in un ambiente nuovo e dinamico, non conosce nessuno che gli ricorda la sua storia. Le sensazioni che darà di sé stesso sono quelle legate al presente, nessuno ha un immagine impressa nell’inconscio di lui bambino, adolescente, o legata a dei fatti e comportamenti particolari.
Allo stesso modo, riconosce nuove persone senza avere un filtro dettato dall’ambiente.
Può in questo modo, nello stato di viaggio, togliersi la maschera che lui e altri gli hanno scolpito sul volto.
Egli guarda avanti perché sa che sta camminando verso qualcosa. La sua libertà lo porta ad accettare ogni forma di cambiamento e ad affrontarli senza alcun timore, perché sa che in ogni momento può ritirarsi e proseguire avanti oppure dire no senza ferire alcuno.
Il 12 giugno, alle ore 18.30 verrà inaugurato il “Piccolo Spazio Interculturale”, in Via Caccia 5 e verrà illustrato il progetto “Nausicaa - Intercultura ed Ospitalità a Casale Monferrato”.
Saranno presenti Jasmin, volontaria Tedesca, Dora degli Stati Uniti, Yener del Costa Rica, e Jarrod dell’Australia.