Sabato 12 dicembre al Circolo Pantagruel si inaugura la personale di Giovanni Saldì

Gli sguardi di Giovanni Saldì da Pantagruel e Banca Sella

Si inaugura in questi giorni, sabato 12 alle 18,30 al circolo Pantagruel e lunedi 14 nei locali della Banca Sella di Via Saffi, la personale dell'artista casalese Giovanni Saldì.
"L'imprevisto è uno degli appunti di viaggio nella visione pittorica di Giovanni Saldì,"-scrive il critico Giorgio Panelli- "una visione coerente con le ultime generazioni di un ritorno all'immagine visiva ma con una importante riflessione autoironica. Fra i cicli visivi dell'ultimo periodo troviamo quelli dei "disturbi televisivi ".. immagini di un quotidiano filtrato dai mass media e rivisitato dall'autore togliendo loro un indagine etica , ma solo grafica. Nascono cosi lastre , tavole in bianco e nero o colori sbiaditi di frammenti di vita televisiva volutamente disturbati come se la nostra anima non riuscisse più a leggere una realtà cosi finta e costruita. Anche Schifano negli anni 80 ne fece una serie ma la sua iconografia era ancora legata alla pop quella di Saldì è verso un neo realismo esistenziale dove l'immagine viene deformata e violentata come la nostra sensibilità. Sempre dell'ultimo periodo troviamo anche una interessante serie di lavori catalogati sotto il nome di "Catrami" che in qualche modo possono ricordare i titolo di Burri ma anche qui siamo lontani; il giovane artista piemontese entra nell'opera fisicamente calpestandone una parte quasi in una performance come a cancellare una architettura precostruita di questa società , su fondi scuri immagini stereotipate vengono trasgressivamente annullate calpestate, come a dire il bello lo cancelliamo non lo vediamo lo annulliamo , forse è proprio lo specchio di una società che palesa l'ultima sua stagione del materialismo e incomincia a calpestarlo a sfidarlo. Tra le opere concettuali ed installative di Saldì troviamo una curiosa "Madonna con cellulare".. che ci permette di intravedere il volto iconografico di una bella immagine dipinta del viso di Maria ma il suo silenzio mistico è interrotto dalla mano che spunta dalla cornice che tiene un cellulare esempio della nostra superficialità del nostro disturbare un silenzio meditativo dell'uomo ora dipendente dall'esserci a tutti i costi una visione che porta a riflessioni profonde sul senso del progresso e del futuro. La pittura di Giovanni Saldì è una ricerca verso la sensibilizzazione di riportare l'uomo contemporaneo a fermare in qualche modo la velocità del tempo per vedere con curiosità e divertimento il carpe diem l'attimo di un quotidiano semplice ma profondo come lo sfiorare la forma di una ciliegia , la perfezione della forma di una conchiglia , lo sguardo di un bimbo malinconico, visti pero in una chiave post-moderna ed autoironica che forse è una delle maniere migliore per vedere i nostri animi con profondità."
L'esposizione è visitabile nei consueti orari di apertura fino al 10 gennaio.

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