Miles Gloriosus - ovvero: morire d'uranio impoverito
testo, drammaturgia, regia di Antonello Taurino
con Antonello Taurino e Orazio Attanasio
musiche di scena Orazio Attanasio
costumi Michela Battista
Venerdì 9 Marzo ore 21 ingresso 5 euro
nell'ambito della rassegna teatrale "Seduti dalla parte del torto"
Laboratorio Sociale via Piave 65
Può una delle pagine più oscure e dolorose della recente storia
italiana essere raccontata da due cialtroni? Se la vicenda oltre che
tragica è anche assurda, chi meglio di loro!
“I nostri ragazzi”
Ci sono soldati italiani che partono in missione e muoiono. Ci sono
altri soldati che partono in missione e muoiono pure loro, ma dopo un
po’. Sono sempre “i nostri ragazzi”, ma tra le due categorie c’è molta
differenza. Ai primi lo Stato riconosce indennizzo, la consolazione
della reversibilità della pensione alle vedove e gli onori per aver
servito la patria. Ai secondi niente: non essendo vittime da esibire,
pagano costosissime cure di tasca loro finché muoiono nel totale
silenzio. Si tratta dei soldati morti per l'esposizione all'Uranio
impoverito nei teatri di guerra degli anni 90’. Iraq, Somalia, Bosnia,
Kosovo. Morti di “serie B”. Non è una questione solo economica e di
indennizzi, ma di accertamento penale di responsabilità: da qui, il muro
di gomma (nel migliore dei casi, se non minacce) contro cui ha sbattuto
chi ha cercato di capire, di ottenere giustizia, un risarcimento o
soltanto lo stesso rispetto tributato alle Istituzioni al momento di
servirle in missioni all’Estero. Ormai sentenze hanno appurato che i
vertici dell’Esercito sapevano della tossicità dell’Uranio. Perché hanno
fatto pochissimo o niente per proteggere i soldati, visto che
l’Osservatorio per la salute dei militari parla di 188 morti e 2579
malati?
Solo - comunque gravissima - superficialità?