Il successo di partecipazione e di critica della mostra di arte contemporanea "La Città dell'Arte" ospitata a Palazzo Cuttica sono stati funestati dall'improvvisa scomparsa di uno degli artisti che vi ha contribuito con opere appositamente realizzate per l'evento.
Il trentaseienne torinese Luca Bernadelli è morto in seguito ad un malore lo scorso giovedì 3 aprile e nell'esposizione alessandrina è tutt'ora esposta accanto alla pala d'altare del '500 di Gandolfino la sua installazione "ideale-reale" con immagini di insetti.
Il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo Bonadeo ricorda l'artista prematuramente scomparso: "E' per il nostro tempo una perdita tragica: viene meno il contributo di un impegno originalissimo del suo sguardo sulla realtà. Luca Bernardelli muore giovane e ci lascia opere notevoli su cui riflettere".
La mostra, inaugurata lo scorso 29 febbraio dal vicesindaco Bonadeo col presidente dell'associazione culturale "L'uovo di struzzo" Gianni Caruso e la direttrice artistica Ketty Cacciabue, è prorogata sino a domenica 20 aprile.
Il progetto si avvale delle arti figurative contemporanee per evocare un concetto fortemente connotato in senso storico, artistico e letterario raccolto nella denominazione "Città ideali".
Lo spunto è dato dal concetto di utopia delle città ideali del Rinascimento: "luoghi ideali" in cui "il moderno e il classico" trovano il loro equilibrio nello sviluppo armonico della loro complessa architettura.
L'esposizione "La città dell'arte" evidenzia un'utopia individuata nell'idea di un rapporto equilibrato tra pensiero emozionale e pratica razionale dell'arte, manifestazione spirituale delle esigenze estetiche ed etiche dell'uomo concretizzate nei manufatti.
Il rapporto tra pensiero e manufatto contemporaneo e manufatto storico diventa attuale grazie alla scelta dello spazio museale di Palazzo Cuttica (ora occupato da una selezione della storia della Città di Alessandria).
Con Luca Bernardelli sono intervenuti nelle sale espositive del museo cittadino anche gli artisti Antonio Carena, Gianni Caruso, Vincenzo Marsiglia, Carlo Merello e Chiara Scarfò.
I sei artisti invitati hanno prodotto opere con tecniche diverse (fotografia, video, scultura, pittura, installazioni) interferendo con le opere già presenti pur senza entrare in collisione con loro, proponendo piuttosto una sorta di colloquio con lo spazio fisico e/o metafisico.
Il catalogo è stato editato per i tipi de "L'uovo di Struzzo edizioni" (Torino) con i testi di Edoardo Di Mauro.
L'esposizione è aperta martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 16,oo alle ore 19,oo a Palazzo Cuttica in via Parma nr 1 (per informazioni Assessorato alla Cultura 0131-400035 oppure allo IAT telefono 0131-234794)