Poesia di Gianni Regalzi - INUTILMENTE AGITO LE MANI

INUTILMENTE AGITO LE MANI

Fra il timido ondeggiar d’antiche felci
lascio che il vento, come mano lieve,
carezzi tutti quanti i miei capelli.
Mi sento avvolto da una sinfonia
antica e conosciuta al tempo stesso.
Un’armonia densa di colori,
di suoni che mi giungon dal passato,
oltre l’istante vago, oltre il momento,
oltre il momento in cui sento i miei passi.
Oltre l’affanno effimero
che fa del desiderio fredda lama.
E tento di volar,
ma inutilmente agito le mani.

Alessandria, 4 Settembre 2008
Gianni Regalzi

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