QUATTRO SECOLI DI CAPOLAVORI
Esposizione di strumenti dal XVII al XX secolo
Alessandria, Palazzo del Monferrato
20 settembre - 19 ottobre 2008
Raccontare la storia della chitarra attraverso alcuni dei più preziosi strumenti costruiti negli ultimi quattro secoli. È la filosofia della mostra in programma dal 20 settembre al 19 ottobre ad Alessandria, nella splendida cornice di Palazzo del Monferrato.
Sono stati selezionati circa settanta strumenti, che coprono un arco cronologico compreso tra i primi del Seicento e la seconda metà del Novecento. Si va dalle chitarre barocche, magnificamente decorate con materiali e intarsi ricercati, tra le quali non si può non segnalare quella rarissima del grande liutaio Antonio Stradivari, a quelle classiche che, grazie all'arte di interpreti come Andres Segovia, hanno emancipato le sei corde dal rango di semplice strumento popolare.
È la prima volta che una mostra propone un percorso così ricco di capolavori, con la possibilità di analizzare le trasformazioni di uno strumento che nell'arco di quattro secoli si è evoluto sensibilmente, adattandosi alle esigenze e ai cambiamenti della musica colta. Inoltre, sempre per la prima volta, una mostra riesce a riunire le chitarre più rare e preziose attualmente conservate, grazie al contributo di prestigiosi musei internazionali e appassionati collezionisti privati.
È stato così possibile raccogliere strumenti raffinati, unici per la qualità costruttiva, ma anche chitarre appartenute a personaggi celebri: da musicisti di fama, Niccolò Paganini su tutti, ma anche il chitarrista-virtuoso per eccellenza Mauro Giuliani, a esponenti delle famiglie reali, quali la Regina Margherita di Savoia.
La mostra, evento clou di una rassegna che propone una serie di importanti manifestazioni collaterali, è un'iniziativa della "Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria", promossa in collaborazione con "Palazzo del Monferrato", realizzata da "Palazzo del Governatore Srl" e curata da "Edizioni Il Salabue".
La mostra
Il percorso espositivo è distribuito su due piani ed è articolato in 13 sezioni, ciascuna dedicata a un periodo storico e a un'area geografica.
Fa eccezione la prima sezione, dedicata alla chitarra barocca. Nonostante sia esiguo il numero di strumenti sopravvissuti a quattro secoli di storia, si è riusciti nell'impresa di raccogliere alcuni splendidi esemplari, tra i più rilevanti oggi conservati. A impreziosire la parte della mostra di maggior impatto estetico la chitarra realizzata da Antonio Stradivari, il più celebre liutaio di tutti i tempi.
Le sezioni 2, 3, 4 sono dedicate al periodo relativo alla seconda metà del Settecento; si comincia con l'Italia, l'area dove probabilmente la chitarra subì una fondamentale trasformazione, ovvero l'aggiunta della sesta corda, tratto che tuttora la caratterizza. Si prosegue con la Francia, catalizzata intorno a Parigi, ma dove non mancarono fondamentali esperienze esterne alla capitale, si conclude con la Spagna, evidenziando come un certo isolamento e l'importanza della musica popolare a lungo resero la chitarra uno strumento dalle peculiarità proprie, almeno nella penisola iberica.
Le successive cinque sezioni costituiscono ancora un nucleo cronologicamente unitario, che comprende il periodo relativo alla prima metà dell'Ottocento. Accanto a Italia, Francia e Spagna, nazioni rimaste punto di riferimento
assoluto nella storia della chitarra, si inseriscono anche l'Austria e l'Inghilterra; l'Impero degli Asburgo, soprattutto a Vienna, e Londra, in concorrenza con le altre grandi capitali europee anche sul fronte musicale, rappresentarono un allettante richiamo nonché un potente motore di sviluppo per la liuteria e per la chitarra; e gli strumenti esposti nelle sezioni 8 e 9 lo testimoniano.
La parte finale della mostra si concentra sul periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento, secolo di raccordo tra l'età moderna e quella contemporanea. Decaduta la passione per la chitarra con la fine dell'Impero in Austria, passata la moda per le sei corde in Inghilterra, rimasero Italia, Francia, Spagna e Germania le nazioni guida nel mondo della liuteria. La chitarra è ben lontana ormai dall'essere l'oggetto barocco per far musica a corte che appagava anche il gusto raffinato per gli oggetti d'arte; ora è uno strumento che si è conquistato a tutti gli effetti un posto nella musica colta, e che deve, di conseguenza, soddisfarne le esigenze; a cominciare dalla potenza sonora. Per questo i liutai approfondiscono la sperimentazione sulle chitarre esplorando le più diverse soluzioni. Questo confronto costituisce la conclusione del percorso della mostra e completa il quadro di quattro secoli di storia.
A rendere più chiara al visitatore la parabola storica inevitabilmente sintetizzata nella mostra un vero e proprio laboratorio di liuteria, collocato a metà del percorso espositivo, al piano terra; qui alcuni maestri mostreranno le diverse fasi di costruzione di una chitarra e ne illustreranno i segreti.
LA CHITARRA. Quattro secoli di capolavori
Palazzo del Monferrato
Via San Lorenzo, 21 – Alessandria (NW-ITALY)
20 settembre - 19 ottobre 2008
Orari
Da martedì a domenica, dalle 10.00 19.00; chiuso lunedì
Catalogo
Edizioni Il Salabue