Nasce il progetto Fondazione Teatro Regionale Alessandrino

Il progetto Fondazione Teatro Regionale Alessandrino (T.R.A.) nasce dalla volontà della Regione Piemonte di individuare nell'alessandrino un centro di eccellenza teatrale. Il 28 ottobre 2006, con un protocollo firmato da Regione e Città di Alessandria, con la collaborazione di Provincia e Fondazione C.R. AL, si ufficializza la scelta, evidenziando che essa è stata determinata dai rilevanti meriti teatrali del nostro territorio, a cominciare da quelli del capoluogo che ha edificato uno straordinario teatro e ha consentito la crescita di una struttura organizzativa specializzata, l'A.T.A.

A ciò si aggiunge lo sforzo dei centri-zona che hanno restaurato, o lo stanno facendo, i loro teatri storici, i quali costituiscono contenitori preziosi per le rispettive comunità e insieme un potenziale sistema di servizi culturali. Per la nuova istituzione non si è quindi dovuto allestire sedi o creare organizzazioni ex novo, ma è bastato affidare all'operatività esistente i nuovi obiettivi, primo fra tutti la produzione di spettacoli.

 

Questo innesto su una base già attrezzata ha permesso di passare subito alla fase realizzativa. Il 18 maggio 2007, con un documento firmato da Regione, Città di Alessandria e ATA con la collaborazione della Provincia, si approvano i programmi artistici e gestionali elaborati dall'ATA. Il documento stabilisce:

che la nuova istituzione venga denominata Teatro Regionale Alessandrino (T.R.A); che la gestione competa sia dell'A.T.A Srl; che la direzione generale sia affidata a Franco Ferrari; che la direzione artistica delle attività produttive sia affidata a Gabriele Vacis; che la sede operativa sia distribuita fra i teatri di Alessandria e di Valenza (poichè, nel frattempo, il Comune di Valenza era entrato in A.T.A. Srl portandovi il suo ottocentesco, neoristrutturato Teatro Sociale).

 

Nello stesso documento del maggio 2007 si fissano gli obiettivi che il T.R.A. deve perseguire: produrre eventi e spettacoli guidati dall'idea artistica del regista Gabriele Vacis; coltivare altresì la divulgazione del teatro musicale nelle sue espressioni di lirica e di danza; sviluppare un rapporto organico con il territorio provinciale, già implicito e attivo nella scelta della sede policentrica; incentivare la distribuzione dei propri spettacoli a Torino, nei teatri piemontesi e sul mercato nazionale.

 

 

 

 

Per l'attuazione di quanto riassunto nei due punti precedenti, A.T.A. Srl ha avviato concretamente le attività del T.R.A. con le proprie strutture e con il contributo 2007/2008 della Regione.

Ne è risultata la messinscena in prima assoluta di due spettacoli di Vacis: SynagoSyty (al Teatro Sociale di Valenza, nell'ottobre 2007) e Viaggiatori di pianura (al Civico di Tortona, nell'aprile 2008). Questi spettacoli sono stati portati, gratuitamente (cioè come servizio del T.R.A. alla provincia), a Novi, Casale, Ovada, Acqui e Bistagno. SynagoSyty è stato inoltre rappresentato al Teatro Gobetti di Torino per due settimane in coproduzione con lo Stabile di Torino. Viaggiatori di pianura ha svolto una tournée in dodici città di Piemonte-Lombardia-Veneto.

Inoltre è stato fondato il Festival Valenza Alchemica, di cui si sono già realizzate due edizioni. 

 

Parallelamente i Soci storici, cioè i Comuni di Alessandria e Valenza, hanno approfondito la loro intesa con la Regione e hanno avviato collaborazioni e servizi con gli altri centri-zona e della provincia. Su questa base il 17 luglio 2008 Alessandria e Valenza hanno formalmente trasformato A.T.A. Srl in

 

Fondazione Teatro Regionale Alessandrino

 

alla quale aderiranno immediatamente la Regione Piemonte e la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, mentre stanno valutando le possibilità di ingresso il Comune di Tortona e la Provincia di Alessandria. È quindi nato un nuovo soggetto istituzionale, più congruo a rappresentare la forte convergenza di enti che il progetto è stato capace di provocare. La finalità dichiarata è di costituire un teatro stabile con parametri nazionali, equiparato a tutti gli effetti alle istituzioni analoghe torinesi, ma nettamente connotato da una struttura territoriale.

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