Sezione: Vita in città
Argomento: Chiudono gli ipermercati, ma in Alessandria…
Vero. Post vecchiotto quello da me riesumato con l’articolo di oggi. Ginopilotino lo ha avviato il 22/10/2008; ma è quanto mai attuale. Perché? E’ luogo comune più o meno consolidato, quello che nella nostra città aprono ormai soprattutto tre tipi di esercizi commerciali: negozi di abbigliamento, bar e supermercati. Questi ultimi, addirittura, spuntano come funghi da qualche anno a questa parte, per la “gioia” dei piccoli commercianti del centro; e sono destinati a una carriera infruttuosa e a una fine rapida. Il nuovo attira, ma l’offerta in questo campo è numerosa e la concorrenza sempre più pressante. I costi di gestione di una struttura “super”, gli stipendi ai dipendenti, i pagamenti ai fornitori sono oneri che gravano sui pur possenti muri di questi templi del consumismo. In tempi di magra, poi, dove la crisi economica frena anche gli spiriti più spendaccioni, riuscire a tenere aperto un qualunque centro commerciale è un’autentica impresa, che il più delle volte fallisce in un tripudio di bilanci sul rosso spinto.
Lo sanno bene, purtroppo, i dipendenti dell’Iper di Pozzolo Formigaro, la cui triste sorte è stata annunciata dal nostro Gino lo scorso autunno. Proprio ora, nel mese di gennaio, quello che era divenuto un punto di riferimento consolidato per gli acquirenti di zona ha chiuso i battenti lasciando a casa molti (ormai ex) stipendiati. Ma ad Alessandria? Il nostro saggio postatore mandrogno si lamenta del fatto che nel capoluogo si continua impunemente, nonostante le avvisaglie di crisi, ad aprire e chiudere supermercati con la rapidità dei mutui a tasso variabile… esito quanto mai incerto. Almeno proponessero merce di qualità! Invece, il reparto alimentare di questi grandi negozi non presenta mai un’offerta variegata, inserendosi in un filone medio-basso che certo non giova alla loro fama. E già si scommette: a quale mesta chiusura assisteremo prossimamente?
AleBlogAL, da uomo sensibile qual è, si preoccupa piuttosto per gli sfortunati dipendenti dell’Iper di Pozzolo e pronostica loro una più fausta destinazione: possibile che non vengano riassorbiti, in un modo o nell’altro, in qualche analoga struttura? D’altronde, è proprio quello che capitò ai suoi colleghi di quindici anni fa. Chiusa l’Ipersidis dove lui stesso lavorava, i sindacati si misero di buona lena a cercare di far assumere dalla vicina Bennet i malcapitati stipendiati. Alcuni trovarono autonomamente altri impieghi. Alessandro, all’epoca sbarbatello musicista sognatore, si concesse invece lavoretti part-time per dedicarsi alla chitarra… finendo poi al Pantamarket.
Tornando al nostro presente, è di prossima inaugurazione Alessandria 2000, verso Spinetta Marengo, località che del resto ha già assistito alla nascita di un beauty center di tutto rispetto. Da poco sono state aperte strutture commerciali di vario genere proprio accanto al centro Gli Archi, dove è stata demolita un’intera area edificata per lasciare spazio a queste nuove creature dello “spendi e spandi”. Qualche avvoltoio già si chiede quanto tempo reggeranno, giocando a uno spietato toto-mese dall’esito piuttosto prevedibile. Caro Ginopilotino, hai ragione tu: a questo punto si accettano scommesse. Niente posta in gioco, però. Di questi tempi, meglio risparmiare anche su quella.
Lo sanno bene, purtroppo, i dipendenti dell’Iper di Pozzolo Formigaro, la cui triste sorte è stata annunciata dal nostro Gino lo scorso autunno. Proprio ora, nel mese di gennaio, quello che era divenuto un punto di riferimento consolidato per gli acquirenti di zona ha chiuso i battenti lasciando a casa molti (ormai ex) stipendiati. Ma ad Alessandria? Il nostro saggio postatore mandrogno si lamenta del fatto che nel capoluogo si continua impunemente, nonostante le avvisaglie di crisi, ad aprire e chiudere supermercati con la rapidità dei mutui a tasso variabile… esito quanto mai incerto. Almeno proponessero merce di qualità! Invece, il reparto alimentare di questi grandi negozi non presenta mai un’offerta variegata, inserendosi in un filone medio-basso che certo non giova alla loro fama. E già si scommette: a quale mesta chiusura assisteremo prossimamente?
AleBlogAL, da uomo sensibile qual è, si preoccupa piuttosto per gli sfortunati dipendenti dell’Iper di Pozzolo e pronostica loro una più fausta destinazione: possibile che non vengano riassorbiti, in un modo o nell’altro, in qualche analoga struttura? D’altronde, è proprio quello che capitò ai suoi colleghi di quindici anni fa. Chiusa l’Ipersidis dove lui stesso lavorava, i sindacati si misero di buona lena a cercare di far assumere dalla vicina Bennet i malcapitati stipendiati. Alcuni trovarono autonomamente altri impieghi. Alessandro, all’epoca sbarbatello musicista sognatore, si concesse invece lavoretti part-time per dedicarsi alla chitarra… finendo poi al Pantamarket.
Tornando al nostro presente, è di prossima inaugurazione Alessandria 2000, verso Spinetta Marengo, località che del resto ha già assistito alla nascita di un beauty center di tutto rispetto. Da poco sono state aperte strutture commerciali di vario genere proprio accanto al centro Gli Archi, dove è stata demolita un’intera area edificata per lasciare spazio a queste nuove creature dello “spendi e spandi”. Qualche avvoltoio già si chiede quanto tempo reggeranno, giocando a uno spietato toto-mese dall’esito piuttosto prevedibile. Caro Ginopilotino, hai ragione tu: a questo punto si accettano scommesse. Niente posta in gioco, però. Di questi tempi, meglio risparmiare anche su quella.
E per promuovere, vivacizzare, esagerare (ma non troppo) le discussioni di noi alessandrini, venite a visitare il forum di BlogAL all’indirizzo http://www.angolottuso.it/forum/
Abbiamo bisogno di voi e… la sottoscritta ha bisogno di materiale su cui sfogarsi!
Decisamente, non sono in forma. L’appuntamento con le mie riflessioni rischia di cronicizzarsi da settimanale a quindicinale… per la gioia di voi tutti che (non) mi leggete! Alla prossima.
Decisamente, non sono in forma. L’appuntamento con le mie riflessioni rischia di cronicizzarsi da settimanale a quindicinale… per la gioia di voi tutti che (non) mi leggete! Alla prossima.