Rockit- Newsletter n.193


Regolare mai. Come quel cugino d’America. Che l’estate scorsa è venuto in Italia e lei ha deciso in tre giorni di seguirlo verso gli States per una vacanza. L'estate dopo la scuola, hai presente? E dovevi sentire quanto ci teneva a sottolineare che nel suo paesotto le hanno dato il passaporto in soli tre giorni saltando tutte le noiose fasi burocratiche. La provincia che supera i formalismi. Sarà vero? Come il mestiere del cugino, cioè quello che faceva quando non lavorava. Per sei mesi viveva in un sottomarino dell’esercito. Sei mesi imbottigliato nel mare senza vedere la luce ha saputo raccontarli benissimo. Il fascino dei primi giorni e le crisi nervose sulla terra ferma, come nelle peggio storie d’amore. Ma a lui queste distorsioni psicofisiche gl'ingrossano la bustapaga. Tutto ciò che guadagnava nei primi sei mesi dell’anno li spendeva nei restanti sei in giro per il mondo. A vederlo dalla A all’Australia. Sbandato con le infradito attaccate ai piedi, con gli shorts e il surf, se ne sbatteva i coglioni e viveva per la maggior parte su una barca alle Hawaii. “Vive facendo scambi” mi dice. “Droga?” le faccio. “No” – sorride – “pesca”. Coraggio e vitalità a parte, adesso è finito ad ingoiarsi ogni sera un tappeto diverso. E lo tiene giù, che è una questione di fegato, dice. Ed è lì che come tutte le droghe usate male - la cocaina, la ganja, le donne - stai bene solo se stai con loro. Sì il lavoro omologa, ma in comune tutti abbiamo la fisionomia (pressappoco) e il peccato originale. La differenza è quel cazzo di Ctrl+Alt+Canc sulla faccia.
CAMBIANO I COLORI, NON CAMBIA LA STOFFA.
Non siamo capaci ad essere grigi. Rockit fa switch e cambia sfumatura. Rockit, nuova stagione, nuovo colore. Il fucsia ci trasporterà fino ai Giorni del Corteggiamento che poi sfoceranno nello splendore del MI AMI con ancora un nuovo mood. C'è fretta maledetta. Voglia di stringersi e poivino bianco, fiori e..nuove belle canzoni!

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