Fred Ferrari è stato un eccellente artista. Se ne è andato a 66 anni, affetto da grave malattia. Dino Crocco, suo sodale 'storico', dice che non è vero che uno ha la musica del sangue, ma che grandi si diventa con l'applicazione, lo studio, la passione. Ha ragione, Dino, quello che più di altri conosceva Ferrari avendo condiviso con lui centinaia di serate, in Italia e all'estero. Anche Enrico Ruggeri ricorda Ferrari. Era il 1987, insieme misero su una tournée rimasta epocale, per la fusione di rock e musica classica. Ricordo un concerto al Teatro Comunale di Alessandria: una performance infinita in attesa di una diretta Rai che tardava ad arrivare (in studio Gianni Minà, con Diego Armando Maradona). Ruggeri, completato il repertorio previsto e aspettando quel collegamento (durante il quale si sarebbe esibito con Tozzi e Morandi) improvvisò uno show, fatto anche di imitazioni. "Solo un grande artista avrebbe potuto mettere insieme una formazione di 42 elementi e un complesso rock. Scegliemmo Ferrari perché grande lo era davvero". Lascia un vuoto anche a noi della redazione del Piccolo, perché partecipò attivamente alla festa degli ottant'anni del giornale suonando con i Solisti dell'Orchestra classica di Alessandria.
