Venerdì 30 Gennaio ore 21,00 Teatro Soms di Bistagno
L'ANALFABETA
Racconto autobiografico di Agosta Kristof
con Daniela Tusa
regia di Daniel Gol
Compagnia Teatro Distinto di Valenza
L'analfabeta è un racconto autobiografico creato in origine per una rivista zurighese: Agosta Kristof, nata in Ungheria nel 1935 e dalì fuggita nel 1956, parla di sé, della sua vita sradicata e del difficile rapporto con la scrittura, fin da quando, a quattro anni, leggeva tutto ciò che le capitava tra le mani.
In una sorta di registrazione sospesa, l'autrice crea un ponte tra lei giovane lettrice e noi fruitori, costruendo un racconto che sfiora soltanto l'autobiografia per diventare una riflessione sul tema dell'emigrazione e delle difficoltà ad essa legate.
Ripercorre le tappe che l'hanno condotta alla scittura attraverso un apprendimento linguistico che coincide con l'accettazione della nuova vita di profuga. La storia si segmenta in dieci capitoli, ciascuno dedicato ad una fase del cammino verso l'integrazione forzata, e apre una prospettiva diversa su temi duri, multiformi e cari alla letteratura: l'infanzia, la frontiera, l'appartenenza, la memoria.
L'interprete viaggia attraverso le varie età dell'autrice, manipolando e modificando i pochi elementi di scena, simboli fondamentali all'interno dell'esecuzione.
Il mondo sospeso che ci racconta la protagonista, oscilla tra la danza delirante e il gesto minimo, compresso.
I capitoli del monologo delineano gradualmente un vissuto caratterizzato dall'abbandono forzato della propria terra, verso un futuro "meno povero, ma forse più solo e lacerato"
La seconda stagione teatrale del teatro della SOMS, recentemente restaurato, sta per partire e normalmente la presentazione di quello che sarà il cartellone è uno dei momenti più attesi: chissà chi calcherà il palco rinnovato? Chissà se ci saranno artisti in grado di farci passare serate diverse, serate culturali, serate in allegria, serate che ci permettano di evadere dalla solita televisione.
Per la seconda stagione della SOMS di Bistagno ci saranno ben 11 spettacoli che rappresenteranno il teatro impegnato, che ci farà riflettere, il teatro di evasione per serate in allegria, teatro classico, di autori importanti, e il teatro per un pubblico giovane e non solo. Il tutto con un filo logico: quel filo già percorso con la rassegna musicale "Dal Mississippi alla Bormida": fantasia su un filo d'acqua. Il teatro e la nostra cultura. Il teatro e il nostro territorio. Il teatro e la nostra realtà.
All'interno della rassegna teatrale, quest'anno prende forma un tema particolarmente importante che riguarda l'altra metà del mondo: ossia l'universo femminile che tendenzialmente ci dimentichiamo in fretta, perché o è scomodo, o fuori dagli schemi sociali, o troppo lontano da quel focolare, regno in cui la donna è stata relegata da secoli.
Quali sono le vicende, le storie di chi rifiuta la corona, o di chi è costretto a rinunciarci, o di chi riconosce che quel focolare è diventato un confine di fuoco tra la propria vita, la propria libertà e il resto del mondo?
Sei spettacoli teatrali possono raccontarcelo, com'era nel passato, com'è nel presente e come il futuro potrebbe essere migliore se solo riflettiamo sulla libertà individuale per una giustizia sociale. Prende forma una piccola rassegna con un grande tema: SONO COME TU NON MI VUOI.
La programmazione, anche quest'anno, è frutto di un sistema, di una collaborazione con più soggetti, che, interpellati hanno risposto con slancio, e hanno offerto la loro esperienza e capacità per dare ai nostri cittadini spettacoli vari e all'altezza del nuovo teatro. In particolare Eleonora Bombino e Natale Panaro che hanno collaborato strettamente con la Direzione Artistica del teatro.
C'è la collaborazione con il Circuito Teatrale del Piemonte, con l'Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, con l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria, con il Teatro Regionale Alessandrino e c'è il contributo determinante della Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino e di Unicredit Banca, filiale di Bistagno.
Questa è la seconda stagione: vuole essere un punto importante per promuovere e far crescere la cultura nel territorio, allargando i confini delle nostre vedute, sovente campanilistiche, il tutto con il fine di avvicinare il maggior numero di persone alla nostra SOMS.
La strada è tracciata, non ci resta che percorrerla e, ovviamente, coinvolgere il più possibile tutti.
Il Direttore Artistico Gian Piero Nani