scritto e diretto da Marco Gobetti
ingresso 8 euro ridotto 5 euro
www.marcogobetti.org
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"Ci sono vicende che accadono solo per essere conosciute". Questa la ragione della nascita di questo spettacolo, motivato da una mail reale e da un reale disagio che rispecchia una realtà crudele e imperante. Marco Gobetti da solo, all'interno di una scarna scenografia che crea lui stesso nel corso dello spettacolo e interagendo con lo spettatore cui spiega la dinamica dei fatti e il loro significato, dà voce ad un uomo che osa dare giudizi. Il luogo è il bagno di una fabbrica che, in modo dissacratorio, diventa simbolo di libertà e di riscatto. Qui il protagonista interpreta un operaio e ci parla di una situazione di sopraffazione e abuso laddove chi ha potere ne fa uso per abusare del prossimo con crudeltà e disonestà. E' una storia di mobbing ed è una vicenda inquadrata in un mondo laddove il comportamento truffaldino viene premiato dal profitto e l'arricchimento di pochi va a discapito dell'impoverimento di molti. Marco Gobetti è autore e attore di questo monologo e la sua recitazione coingolge e sorprende. Accoglie il pubblico all'ingresso del teatro leggendo "kalmikaze non si nasce, forse si diventa..." e poi spiega che questa parte iniziale, in altri contesti, è stata letta nei bagni dei teatri (a proposito, il bagno è sempre denominato "cessi" al plurale). A tratti è lui il protagonista che scrive su un palmare e rilegge i suoi scritti prima di condannare all'esplosione con il tritolo sé stesso e la fabbrica in cui è rinchiuso, a tratti interagisce in terza persona con lo spettatore e spiega i vari passi, li compendia e improvvisa a seconda delle reazioni del pubblico. La recitazione segue diversi registri: lineare e serrata nella lettura delle mail, ammiccante verso il pubblico e drammatica, sfiorante il pathos, nel finale. Ottimo il contenuto, vero e talmente ben espresso da poter essere identificato con una triste realtà umana e, specularmente, sociale. Singolare la scelta di regia e ammirevole la recitazione. Peccato per il non eccellente afflusso di pubblico.