Il Museo Etnografico "C'era una volta" in piazza della Gambarina festeggia gli ottant'anni del pittore alessandrino Ugo Tartara con una personale che verrà inaugurata sabato 10 gennaio 2009 alle ore 17,30 e proseguirà sino a sabato 31 gennaio. Un gradito ritorno di un artista che in questo stesso spazio aveva già esposto nel 2001 e come allora proporrà le ultime produzioni: stavolta vi saranno quaranta lavori polimaterici realizzati nel 2008 caraterizzati dall'uso di frammenti di vetro, polveri e sabbie, cartoni, plastiche, tele spiegazzate o rigorosamente modellate, metalli. "Il segno scabro e l'uso di materiali poveri", osserva il vicesindaco e Assessore alla Cultura Paolo Bonadeo, "sono gli elementi su cui l'artista ha fondato la sua opera e l'immagine che emerge è il risultato di sedimentazioni e stratificazioni di successive stesure di colore attorno ad un nucleo non completamente individuabile". Ogni opera è un assemblaggio di colori e di materia, di segni incisi o a rilievo, di zone lucide e luminescenti alternate a zone sorde e opache: in questo modo l'artista evidenzia il potenziale espressivo dei diversi materiali combinati in risultati linguistici che lo rendono "poeta dei materiali" poiché sollecita sensi ed emozioni raccontando storie che fanno sognare. Ugo Tartara è nato a Casal Cermelli in provincia di Alessandria nel 1928 ed è un artista autodidatta che dopo anni di sperimentazioni e ricerche è riuscito ad allestire la prima mostra personale nel 1976 alla Casa della Cultura di via Parma in Alessandria.
L'inaugurazione sarà accompagnata fino alle ore 19 dalle note del pianista Max Capra.
Lele