Lunedì 15 novembre La casa di Ramallah, a Valenza

Lunedì 15 novembre presso il Teatro Sociale di Valenza terzo appuntamento con la stagione del Teatro Regionale Alessandrino: Giorgio Albertazzi veste i panni di un padre che accompagna la figlia kamikaze nel luogo dove si farà esplodere.

La casa di Ramallah, con la regia di Antonio Calenda, vede tra gli altri interpreti Marina Confalone e Deniz Ozdogan, ed è tratto da un lavoro teatrale di Antonio Tarantino che, dopo aver dedicato molti anni alla pittura, nella piena maturità si volge invece alla drammaturgia e si impone all'attenzione del mondo teatrale quando si aggiudica il premio Riccione, con Stabat mater e La passione secondo Giovanni.

Nel testo metafisico, realista, assurdo, di certo profondamente significativo e inquietante di Tarantino, può accadere che una giovane kamikaze, dopo essersi fatta esplodere, torni a portare questo crudo messaggio ai suoi genitori e al mondo: «Quando si esplode il tuo corpo si divide in un milione, in un miliardo di frammenti ciascuno dei quali, per una legge fisica, conserva le qualità del tutto: udito vista eccetera, e la facoltà di pensare di parlare di riferire: un miliardo di testimoni, insomma, dell'evento della creazione, dell'esplosione originaria (…) Io, che ormai sono un miliardo di miliardi di particelle che vagano, vedo tutto e di tutto posso dar conto: e cioè che dio non esiste, che pace e guerra sono destinate a inseguirsi nel cerchio rovente del tempo, come s'inseguono amore e odio, salute e malattia, giorno e notte, sole e pioggia, padri e figli, noi e loro, la loro storia e la nostra: e nessuno ha ragione, completamente ragione, né completamente torto».

La casa di Ramallah narra un viaggio metafisico attraverso la Palestina martoriata: un padre e una madre trascorrono le ultime loro ore con la figlia Myriam, percorrendo la strada che li conduce dove si compirà il suo destino di kamikaze. Il treno su cui i tre viaggiano, annulla la distanza di pensiero fra la nostra realtà e quella del mondo arabo. Il dialogo irragionevole eppure toccante fra i tre, fitto, dolente, pieno di autosuggestioni e fanatismi, ma anche di verità del cuore, incatena l'attenzione del pubblico, forse sconvolto da genitori che accondiscendono a una simile scelta, forse ferito da immagini cui quotidianamente assistiamo in tv…

Le scene sono di Pier Paolo Bisleri, i costumi di Elena Mannini e le luci di Nino Napoletano.

"Il grande dilemma del confronto fra Palestina e Israele, continua a determinare gli equilibri internazionali, il corso della storia e il nostro presente: ognuno di noi assiste quotidianamente alla disperazione che esso genera, eppure nessuno è in grado di sapere o nemmeno ipotizzare come o quando esso potrà terminare. Ritenendo shakespearianamente che il teatro debba essere specchio e testimonianza del reale, il fatto di trovare un testo che rifletta su questa condizione storica, immanente, incombente sulle nostre vite, mi è sembrato molto intrigante". (Antonio Calenda)

Sponsor della stagione 2010-2011 del Teatro Regionale Alessandrino è Alegas, Gruppo Amag Alessandria.

Inizio spettacoli ore 20.45

Fondazione Teatro Regionale Alessandrino, Via Savona, 1 – 15121 Alessandria, tel. 0131 52266
Teatro Sociale di Valenza, Corso Garibaldi 58, tel. 0131 942276 cell. 347 7690197,
www.teatroregionalealessandrino.it

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