DOMENICA 18 OTTOBRE ORE 16.30
nell'ambito della Festa della Castagna di Voltaggio
I GIORNI DELLA BÜRA
IL DRAMMA DELLE ALLUVIONI MESSO IN SCENA NEL NUOVO TEATRO ALL'APERTO DELL'ECOMUSEO DI CASCINA MOGLIONI
Domenica 18 ottobre, nell'ambito della Festa della Castagna di Voltaggio, alle ore 16.30 alla fonte sulfurea, il Laboratorio di Teatralità Popolare dell'Ecomuseo di Cascina Moglioni riproporrà "I giorni della büra" di Gianni Repetto, ricostruzione drammaturgica dei tragici eventi della diga di Molare del 13 agosto 1935 e dell'alluvione del 1977. Il tutto ricompreso nella cornice dell'evento alluvionale più drammatico del secolo scorso, il disastro del Vajont (9 ottobre 1963), che è ancora ben impresso nella mente di molti di noi, e intrecciato con un racconto "alluvionale" di Dino Buzzati che del Vajont fu cronista immediato, all'oscuro, però, della terribile verità che si nascondeva dietro quella tragedia.
Continua in questo modo la rievocazione da parte del Laboratorio dell'Ecomuseo di momenti della vita della nostra comunità locale che, oltre a mostrarne gli usi e i costumi utilizzando spesso i vari dialetti, cerca di riproporci il suo immaginario e i fatti che hanno contribuito alla sua formazione.
La regia è di Marco Alotto, attore e regista torinese che da sei anni collabora proficuamente con l'Ecomuseo. Gli attori sono quelli ormai "storici" del Laboratorio (Roberto Pochettini, Silvana Vigevani, Gianni Repetto, Raffaella Porotto, Teo Borgarelli, Paola Castagna), alcuni alunni del Liceo Pascal di Ovada (Giulia Cassatella, Arianna Pesce, Piero Carosio, Luca Mazzarello, Giovanni Giacobbe), coordinati dalla professoressa Emanuela Palazzo, e un alunno della Scuola Media "Boccardo" di Novi, Andrea Chaves, che, dopo aver partecipato a un'attività di drammatizzazione organizzata presso la sua scuola dal Laboratorio di Teatralità Popolare di Cascina Moglioni, ha chiesto di poter lavorare anche con i "grandi". Il Laboratorio ha come suo obiettivo primario quello di diffondere nelle scuole tramite il teatro la vita e la cultura delle nostre popolazioni.